Quante volte abbiamo detto: «lascio un po’ di soldi sul conto … non si sa mai». Questo ragionamento sembra che venga fatto solitamente da moltissimi italiani che tengono sul conto qualcosa come 1.360 miliardi di euro. Ma è l’atteggiamento corretto dal punto di vista degli investimenti? … Perché anche la liquidità è un investimento! Se guardiamo il grafico 1, ci accorgiamo immediatamente come tenere i soldi fermi sul conto non è proprio un «grande affare». Dal 1996 i nostri soldi lasciati sul conto corrente hanno perso, a causa dell’inflazione, pian piano il loro potere di acquistare beni e servizi con uno scostamento pari al -34% !
Inoltre abbiamo nuove situazioni non piacevoli del mercato della liquidità quali:
1)Il famigerato Bail in: per chi non se lo ricordasse, dal 2017 anche i correntisti possono essere coinvolti nel fallimento della banca presso cui depositano i soldi … situazione impensabile fino a pochi anni fa e a cui bisogna fare particolare attenzione accertandosi di aver affidato i propri risparmi ad una Banca solida.
2) Aumento dei costi di tenuta conto con possibile futura implementazione di tassi di interesse negativi sulle somme depositate.
Che fare allora?
Affidarsi ad un professionista è il primo passo, cercando di capire se la liquidità che abbiamo può essere destinata ad uno strumento diverso che coniuga sicurezza, protezione e possibilmente rendimento, tutte caratteristiche equiparabili alla liquidità di conto ma con una più corretta scelta di investimento! Scegliendo ad esempio un Fondo Comune ( in questo caso con obiettivi di protezione del Capitale investito), si può totalmente baypassare il rischio “fallimento” della Banca che detiene il nostro Conto Corrente, ed anche evitare possibili azioni del Governo come prelievi forzosi sulla liquidità, implementazione di tassi di interesse negativi e tassazioni di altro genere, peraltro già avvenute in passato.
Un buon Consulente Finanziario può aiutare l’investitore anche ad implementare una corretta Pianificazione Finanziaria la quale a sua volta potrebbe suggerire di destinare un’altra parte della liquidità su un orizzonte di investimento di più lungo periodo. Nel grafico nr. 3, viene dimostrato ancora una volta, come il tempo sia un fattore importante nelle scelte di investimento e grande alleato dell’investitore.
Il grafico ci mostra l’andamento dell’indice azionario mondiale MSCI World: dal 1996 ai giorni nostri: i dati sono impressionanti, mentre il potere d’acquisto della liquidità in conto diminuisce inesorabilmente, l’indice realizza una performance del 506%. Naturalmente questa è solo una estremizzazione che prende in esame un arco temporale piuttosto lungo, è tuttavia una statistica utile a comprendere come anche in orizzonti di investimento più brevi possono esserc犀利士 i delle buone opportunità con un rischio assunto che ovviamente deve essere modulato in base alle caratteristiche dell’investitore.
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